02/08/09

Nascita della Paleontologia

Immagino quanto la mente umana possa aver fantasticato su degli oggetti così “particolari” come i fossili, come su di essi possa essersi riversata l’ignoranza dei nostri avi, le paure di fronte all’ignoto, lo stupore delle passate generazioni. Solo delle menti geniali avrebbero potuto intravedere un origine naturale di un oggetto così freddo e privo di vita, che in effetti la tradizione aristotelica riconduceva ad una origine inorganica. Diversi studiosi cominciarono a considerare i fossili come i resti dell'inondazione del Diluvio Universale. Leonardo andò oltre intuendo che il fossile era sì di origine naturale, ma era sopravvissuto ed arrivato fino ai tempi nostri grazie al lavoro dei sedimenti e del tempo: egli diventerà il pioniere della stratigrafia, dello studio della successione degli strati rocciosi.

Il codice Hammer (ex Leicester) è il manoscritto che ci tramanda gli studi geologici di Leonardo ora di proprietà di Bill Gates che se lo è aggiudicato alla modica cifra di 48 miliardi delle vecchie lire nel 1994.

Bisognerà comunque aspettare il settecento per vedere introdotto nel mondo accademico l'insegnamento delle scienze della terra: l'Università di Padova accolse la collezione privata di fossili e minerali di Vallisneri e introdusse il corso triennale di Ad Naturalem Historiam, comprendente anche lezioni di Geologia, Mineralogia e Paleontologia. Siamo negli anni 1859-1860.

Vedremo in un prossimo post l'evoluzione della Paleontologia fino ad oggi.


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