12/05/10

Una Passione: i Fossili di Lyme Regis


Sto leggendo un romanzo di cui vi parlerò sicuramente prossimamente, che è la biografia romanzata di una grande donna appassionata di fossili, forse una delle prime studiose di questi reperti: l’inglese Mary Anning.
L’amore per i fossili che spesso viene descritto in queste pagine è veramente qualcosa di esagerato, di coinvolgente, di passionale, qualcosa che ti attrae come una potente calamita: ho conosciuto persone che hanno subìto, sicuramente subiscono tuttora, questo potente fascino, persone con cui ho avuto la fortuna di andare in vacanza parecchi anni fa, proprio a Lyme Regis, località nel Dorset, il sud dell’Inghilterra, dove è ambientato il romanzo di cui vi accennavo.

Lyme Regis è un bellissimo paesino che si affaccia sull'oceano Atlantico, costituito da casette di pescatori, circondato da scogliere spaventose: è il paese dei balocchi per chi ama i fossili, perché se ne trovano dappertutto e non ci sono limiti alla loro raccolta e alla loro collezione.
E non parliamo poi dei vari negozietti di fossili, sparsi dappertutto, delle piccole botteghe di artigiani e di giovani che puliscono i loro ritrovamenti, delle tante persone di ogni età che passeggiano sulle spiagge con i loro attrezzi del “mestiere”; ovunque si respira l’attaccamento, la completa devozione al passato, al bisogno di estrarre dalla

pietra un lontanissimo resto di vita, con lo stesso accanimento e la stessa attenzione che si riserverebbe ad un essere che è ancora in vita.
Di questi giorni bellissimi vissuti attaccata alle pareti a picco sul mare, a contatto con persone veramente singolari, mi resta, oltre a tantissimi bei ricordi e a tantissimi bei fossili, l’ammonite più bella che io abbia mai visto, (io che non sono una collezionista, né una Mary Anning del 2000) la mia stupenda Asteroceras di Scunthorp, acquistata non senza fatica poco prima di tornare a casa: la vedete nella foto, la regina, secondo me, della collezione di mio marito.

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